17 Febbraio 2021
Trasforma la confusione che senti in uno strumento salva-vita
Io con la confusione ci ho fatto amicizia tardi.
MAI mi sarei sognata di dirti qualcosa a proposito della sua utilità per la tua vita.
Perché lo so: quando la provi, sembra l’unica strada sia ELIMINARLA. METTERLA FUORI DAL CONFINE. SBARAZZARSENE E VIA.
Questa è la richiesta più frequente di chi accompagno nel mio Percorso: mi sento confusa, come in trappola, come posso eliminarla?
Ma se ti senti intrappolata e vuoi veramente fare qualcosa per te (e non solo pensare che un giorno qualcosa cambierà), forse è arrivata l’ora di smettere di percorrere le strade già battute e che non hanno funzionato e prendere in considerazione un’alternativa.
Sì, sto per dirtela.
Credo fortemente nel fatto che niente di quello che ci capita, ci capita a caso. Mai.
Questo lo so dalle teorie neurobiologiche, ma soprattutto dall’esperienza quotidiana: siamo organismi saggi, più saggi di quanto pensiamo. Ci diamo momento per momento quello che ci serve, sensazioni scomode comprese.
E la confusione non fa eccezione.
Se guardi bene, la confusione sì, è vero, è dannatamente scomoda ma porta con sé una prospettiva interessante, a partire dal nome.
Ti avverte che sei CON-FUSA…OVVERO “FUSA-CON”.
Vuol dire che ci sono almeno due parti di te, che al momento sono fuse insieme.
“Ottimo Elena, grazie mille. E a che mi serve?”
1) Ti serve a scoprire che sei dannatamente Ricca, anche quando non ti guardi sotto questa luce.
Ognuno di noi è fatto di più parti interne, che dialogano insieme tra loro, a volte alla ricerca di un punto in comune, a volte tirando da parti completamente opposte.
Uno dei nostri personaggi preferiti – che ormai hai imparato a conoscere se mi segui da un po’ – lo sappiamo, è il giudice interno che ci avverte dei pericoli (anche se ha un voce insistente, petulante e insopportabile come una mamma ansiosa!).
Ma per fortuna non è l’unico abitante del tuo “condominio interno”!… Ce ne sono molti altri che aspettano di essere scoperti.
2) Ti serve a renderti conto – per esperienza diretta – che sei ancora capace di operare delle distinzioni e la morsa della confusione non ti ha completamente preso in ostaggio e annebbiato.
Anche se ti senti arrivata al limite, non è finita e hai le risorse per portarti fuori e vincere la tua sfida.
3) Ti serve a scoprire che sei SEI CON – fusa… cioè non sei da sola. Siete almeno in due là dentro. Te lo dico perché una delle paure più forti quando ci sentiamo confuse è che pensiamo di essere lasciate indietro, da sole, le uniche al mondo con questi problemi e che nessuno possa davvero capirci.
Ma non è cosi: non sei l’unica che prova tutte queste sensazioni, soprattutto quando hai a che fare con eventi di vita sfidanti.
E soprattutto sei perfettamente dotata di tante parti che ti accompagnano (se ci pensi, ogni volta) fuori dai blocchi fino a dove sei arrivata adesso.
Come faccio a saperlo?
Prima di licenziarmi dal mio precedente lavoro e dare una seria ribaltata alla mia vita, mi sentivo decisamente confusa.
Anche quando non sapevo se trasferirmi e cambiare città sarebbe stata la scelta giusta per me, mi sentivo confusa. La nebbia totale, manco fossi in ValPadana!
Tutte le volte che mi chiedo come posso fare qualcosa di nuovo e spaventoso per me, che mi espone al giudizio, che mi mette alla prova, mi sento confusa.
Ma lavorando su di me, ho capito cosa fare della confusione e adesso so come aiutare gli altri a trasformarla in modo efficace e a uscire dai blocchi più velocemente.
Puoi iniziare anche tu a farlo, anzi facciamolo ora, insieme.