Quando Annamaria mi ha contattata per iniziare il Percorso #10SettimaneXRipartireDaTe consumava le suole delle scarpe a suon di camminate per liberarsi dalla rabbia e dalla tristezza.
Di quello che coglieva grazie alla sua sensibilità non sapeva cosa farsene, e affrontare ogni giorno era diventato soffocante, pesante e sembrava starle sfuggendo di mano.
Sentiva un vuoto che non riusciva a colmare e pensava che l’unico modo di ottenere attenzione dagli altri fosse “cantargliene quattro”…ma alla fine si sentiva prosciugata, sia a lavoro che in famiglia.
Camminava e si arrovellava, vedeva che davanti a lei aveva tutti gli ingredienti necessari per stare meglio ma..non sapeva cosa farci.
Viveva in uno stato di completa confusione.
All’inizio del Percorso abbiamo scelto insieme un punto da cui (ri)partire e da sbloccare e giorno dopo giorno quel vuoto si è riempito di un qualcosa che ha iniziato a trovare molto interessante: sè stessa.
E grazie al lavoro su di sè ha trasformato i rapporti sul lavoro, che si sono ribaltati: è riuscita a mollare la presa sugli altri e a (r)accogliere sè stessa, chiedendosi quale fosse (e trovando) la giusta distanza che le ha permesso di ricevere i riconoscimenti che desiderava per il suo duro lavoro.
Ha trasformato i suoi rapporti familiari, concedendosi una maggiore dolcezza e comprensione.
Ha imparato che togliersi la corazza è possibile, in modo mirato e soprattutto consapevolmente scelto.
Ma soprattutto, ha iniziato a scoprire un mondo dentro di sè, un mondo interessante dove c’è la possibilità di decidere cosa fare ogni giorno e dove le emozioni esistono, e possono smettere di essere una gabbia.
Perchè quando le ascolti e gli dai spazio, le emozioni smettono di bloccarti.
Insomma, un tassello dopo l’altro tutto è cambiato, come in un domino e ce lo racconta in questa intervista, in cui ci siamo visibilmente emozionate tutte e due mentre ripercorriamo i suoi sblocchi.
Sono molto grata di poter essere testimone di donne come Annamaria, che si danno completamente, si mettono in discussione anche quando tutto sembra confuso e si permettono di fiorire a pieno.
Anche perché, lo dico spesso, il mio percorso non è per tutti e non è una chiacchierata tra amici.
È per chi vuole mettersi in gioco davvero e focalizzarsi su di sè, per ritrovarsi e riscoprirsi.
Per chi è stanco di sentirsi perso e vuole liberarsi dai pesi sul cuore, imparando a gestire davvero la propria vita e tornando a volersi bene.
Io metto a servizio delle persone che seguo tutto ciò che so, e loro si impegnano a fondo e alla fine si scoprono unici e si sentono di nuovo padroni di quello che gli succede.
Per questo riusciamo ad ottenere, insieme, risultati così straordinari, come quelli di Annamaria che ha concluso il suo racconto con un’immagine potentissima:
Da “buco nero che inghiotte tutto” a “Great Blue Hole”, una meraviglia della natura che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità.
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