Uscire dalla propria zona di comfort non è semplice.
Ogni anno tantissime persone provano a uscire dalla propria zona di comfort e finiscono per sentirsi ancora più bloccati, delusi e insoddisfatti. Riesci a immaginare perché?
Il motivo è semplice: sono circondate da persone che gli ripetono costantemente che non saranno mai felici se non escono dalla propria zona di comfort, ma nessuno gli spiega mai come fare in concreto.
In questo articolo voglio condividere con te alcuni spunti pratici che derivano dalla mia esperienza professionale, per rendere chiaro cosa occorre davvero fare con la tua zona di comfort.
In questo modo potrai iniziare a cambiare prospettiva sul tema, senza sentirti più sopraffatta. Sei pronta? Cominciamo!
Che cos’è la zona di comfort?
Per qualcuna potrebbe essere rimanere sul divano di casa, per un’altra fare la spesa sempre al solito supermercato, per un’altra ancora la solita strada per andare al lavoro.
Associamo spesso la zona di comfort a un luogo fisico, ma non è necessariamente, anzi.
La zona di comfort è quello spazio interiore fatto di immagini, idee, sentimenti, regole e paradigmi che ci fanno sentire comode e al sicuro.
In altre parole, quella zona in cui tutto è già visto, in cui siamo in contatto con cose, situazioni, persone familiari e conosciute e in cui sentiamo di avere il pieno controllo di noi stesse.
Non sarebbe bello se potessimo vivere la nostra vita per sempre cosi, non è vero? Beh, in realtà no.
Infatti, c’è un piccolo dettaglio che dovresti considerare considerare: la tua crescita avviene grazie al fatto che oscilli costantemente tra l’accomodamento e l’assimilazione. Ma che vuol dire?
Nessuno si è mai evoluto stando comodo e al sicuro
J. Piaget, psicologo dello sviluppo, notava che l’evoluzione della specie umana non è mai avvenuta stando comodi e al sicuro. Avviene invece oscillando tra due meccanismi: quello di assimilazione e quello di accomodamento.
L’assimilazione consiste nella capacità di selezionare e incorporare nuove esperienze e informazioni agli schemi che già possediamo.
L’accomodamento, invece, è il meccanismo opposto ovvero la modifica dei comportamenti e degli schemi di pensiero pre-esistenti a seconda delle modifiche del contesto che ci circonda.
A cosa ti serve sapere questa differenza, e cosa c’entra con la zona di comfort?
È presto detto: questo significa che dobbiamo essere pronte a uscire dalla nostra zona di comfort per incontrare le novità, ma anche a rientrarci per far sedimentare le nostre esperienze.
Restando dentro alla nostra zona di comfort, mettiamo un limite alle nostre prestazioni e i nostri comportamenti rimangono sempre le stesse: rischiamo di rimanere immobili, ferme al palo e cosi inibire la possibilità di cambiare.
Senza cambiamento non c’è crescita, anche se fa paura
Senza cambiamento non c’è crescita e non c’è evoluzione, ed è proprio il cambiamento che rappresenta l’unica costante della nostra vita, anche se fa paura.
Se pensi che per uscire dalla propria zona di comfort e cambiare serva tanto coraggio e che il coraggio non c’entri niente con la paura, ho una notizia per te…
Il coraggio è la paura tenuta quel tanto che basta per entrare nelle nuove esperienze
Del coraggio e del suo significato ne ho parlato in un articolo che puoi trovare qui sul blog: quello che ti serve sapere adesso è che per diventare abbastanza coraggiosa da allargare i confini della tua zona di comfort ti serve fare tre cose.
La prima cosa da fare è smettere di negare o cercare di eliminare la tua paura (non puoi evitare di sentirla).
La seconda cosa è ascoltare il messaggio che l’emozione della paura porta con sè (se non lo sai, ti sta dicendo che devi fare attenzione a quello che c’è nel tuo contesto, non di scappare dall’esperienza.
La terza cosa da imparare a fare è rassicurare quella parte di te che è spaventata dicendoti che sei in grado di fare attenzione, e accompagnarti nel fare esperienza, partendo da una piccola cosa.
È questo che fanno le persone coraggiose (o per lo meno quelle che non hanno bisogno di tenere tutto sotto controllo): tengono per mano la propria parte impaurita quel tanto che basta per entrare nell’esperienza, fidandosi del fatto che potranno scoprire qualcosa di nuovo e crescere.
Se ti senti pronta per entrare insieme in questa nuova dimensione, ecco un esercizio per te.
“Una cosa nuova al giorno, allarga la comfort zone tutto intorno”
Va bene, forse il detto non era proprio cosi. Però leggi attentamente qui: nei prossimi giorni prova a fare qualcosa che non ti sei mai data il permesso di fare.
Buttati, con criterio, tenendo per mano la tua paura con la stessa cura che metteresti nell’aiutare una bambina piccola ad attraversare una strada trafficata.
Può essere anche qualcosa di molto semplice come assaggiare un cibo che non hai mai mangiato o cambiare strada andando al lavoro, oppure rivolgere la parola a uno sconosciuto o, ancora, dire quello che pensi ad un collega.
Se hai voglia di metterti ancora più in gioco, puoi provare a sperimentare qualcosa di nuovo ogni giorno, dandoti un tempo – diciamo 7 giorni. Ognuna di noi ha la sua zona di comfort: ciò che è rischioso per qualcuna, non lo è per un’altra.
Ognuna di noi ha però la stessa possibilità di superare i propri limiti e varcare il confine della propria comfort zone, non perché “fuori dalla tua comfort zone c’è la vita” come dicono – quella la stai già vivendo ora – ma perché potresti incontrare nuove parti di te.
Zona di comfort: non si tratta di uscire, ma di espandere.
Quello che, arrivate a questo punto, potrebbe esserti diventato chiaro è che dalla propria comfort zone non si può davvero “uscire”. Tutto quello che serve fare è abbracciare la possibilità di allargarne i confini il più possibile.
In che modo? Senza fretta, ma senza sosta – citando Goethe. Quello che intendo è che allargare i propri confini è come spostare la staccionata di un giardino: è difficile che accada se non impieghi un po’ di sudore della fronte.
Quando? “Ora”, perché il momento presente è sempre il momento migliore per iniziare a fare qualcosa che non hai mai fatto, ed è anche l’unico in cui le cose possono davvero accadere.
Tutte le volte che sperimenti qualcosa di diverso, sperimenti anche la tua capacità di allargare i confini della tua comfort zone, di spingerli un po’ più in là, in una sorta di “stretching dell’anima”.
Affrontare le sfide e ottenere il risultato sperato è infatti un’ottima strategia per rendere la tua zona di comfort più flessibile, più permeabile, dove il movimento è possibile.
Ed è questo il segreto: uscire dalla propria comfort zone non vuol dire altro che espanderla, per trovarti a tuo agio in più situazioni possibili.
Vuoi imparare ad allargare la tua zona di comfort in modo concreto, specifico e mirato? Entra nel mio Percorso di 10 Settimane
Altri spunti per allargare la tua zona di comfort
Voglio lasciarti, in chiusura di questo articolo, due risorse per farti ispirare nel fare pratica con l’allargamento dei confini della tua zona di comfort.
Il primo è un film, che si chiama “Yes Man”: in questa commedia Jim Carrey è un uomo intento a dire NO a qualunque proposta gli venga fatta, finché non partecipa a un seminario di sviluppo personale durante il quale promette a se stesso di dire sempre SÌ.
Con la decisione di pronunciare queste due lettere con la stessa solerzia con cui pronunciava i suoi “no” per paura di fare nuove esperienze, inizia il suo viaggio al di fuori della zona di comfort, che lo porterà a divertenti avventure e, soprattutto, a inattese riflessioni.
Il SI è spesso lo strumento più efficace per avventurarsi al di fuori del campo del “conosciuto”, ma è fondamentale capirne l’equilibrio e il senso profondo.
Se dici sempre si, come dici sempre no, non cambierà molto nella qualità della tua vita: stai comunque agendo “di reazione” e in modo rigido, polarizzato.
Sono certa che questo film, oltre che a strapparti qualche risata, ti aiuterà a vedere con chiarezza questo concetto.
L’altra risorsa che voglio lasciarti è il link al Ted di Shonda Rhimes (clicca qui), la donna dietro il successo di Grey’s Anatomy, che racconta del proprio “anno del sì”.
Un bellissimo esperimento che l’ha portata ad uscire dalla propria comfort zone e ad affrontare le proprie paure.
Se anche tu hai imparato a memoria tutte le infinite dichiarazioni d’amore di Meredith a Derek e chiami la tua migliore amica “la tua persona”, ti consiglio di darci uno sguardo!
In conclusione..una porta girevole ai confini della tua zona di comfort
In questo articolo ti ho accompagnato a vedere che quando si parla di zona di comfort il punto di svolta non sta nel riuscire ad uscirne, perché significherebbe uscire da sè stessi, ma imparare come accompagnarsi in esperienze nuove, diverse.
Questo ci aiuterà a incontrare nuove parti di noi, ancora sconosciute e ci darà utili informazioni per comprendere meglio noi stessi e cosa significa per noi raggiungere un maggior grado di benessere e felicità.
Se vuoi imparare come fare nel tuo caso specifico, sono qui per aiutarti.
Nel mio Percorso “10 Settimane Per Ripartire Da Te” accompagno persone ambiziose, stanche di accontentarsi di una vita vissuta. a metà, a ritrovare il proprio centro e imparare a gestire l’ansia per tornare padrone della propria vita.
Il primo passo per conoscerci meglio e valutare se possiamo lavorare insieme, è quello di compilare un breve questionario utile a conoscere meglio che cosa ti sta bloccando e capire quali sono le tue disponibilità per incontrarci in una video chiamata gratuita da 30 minuti.
In chiamata approfondiremo le tue risposte al questionario cosi da capire se posso concretamente aiutarti, ti darò il mio feedback sulla tua situazione, valuterò se ci sono i presupposti per lavorare insieme e, in caso positivo, ti darò tutte le informazioni necessarie a entrare nel Percorso!

Elena Formica
PSICOTERAPEUTA DELLA GESTALT
Sentire, Pensare e Agire sono i tre pilastri della mia vita, professionale e personale.
Non offro risposte pre-confezionate, sono una ninja delle domande. Ti accompagno a mettere in pratica quello che gli altri ti spiegano in teoria.
Dal 2015 ho aiutato più di 100 persone a liberarsi dal peso dell’ansia e a tornare padrone della propria vita con il mio Percorso di psicoterapia “10 Settimane Per Ripartire Da Te”.
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