“Non posso comunicare i miei bisogni a lavoro, poi penseranno che non sono professionale…”
Quante volte ti è capitato di inciampare in un pensiero del genere?
Se già è complicato farlo nella vita privata, comunicare i propri bisogni a lavoro, restando allo stesso tempo professionale per alcuni rasenta l’utopia.
Tra scadenze da rispettare, tempistiche da gestire, richieste da evadere prima di subito, finiamo per sentirci sempre più in ansia e smettiamo di occuparci di noi e dei nostri bisogni.
Oppure iniziamo ad accumulare stress, rabbia, frustrazione, rancore fino a pagarne le spese a livello fisico o mettere in gioco le nostre relazioni con atteggiamenti poco consoni al nostro ambiente di lavoro.
In questo articolo voglio condividere con te alcune idee su come comunicare i tuoi bisogni quando sei a lavoro, stabilendo confini chiari e definiti.
In questo modo, potrai sentirti professionale e sicura di te, anche quando il gioco si fa duro.
Comunicare i tuoi bisogni a lavoro senza rinunciare alla tua umanità
Alcuni dei fattori più stressogeni in ambito lavorativo sono dati proprio da interazioni che si rivelano impegnative con colleghi, clienti e superiori.
È qui che dovrebbero entrare in gioco le nostre abilità relazionali e comunicative, ma spesso le utilizziamo più per compiacere gli altri e far sì che la giornata finisca senza troppi conflitti.
Altre volte siamo testimoni di incoerenze che ci mandano in confusione: siamo troppo emotive in riunione ma poi ci incoraggiano a fare corsi sull’intelligenza emotiva; o ancora, usciamo da eventi di team building in cui siamo tutti una grande famiglia ma al primo errore…sei licenziato!
In questo clima, sembra che non ci siano alternative a ingoiare rospi su rospi, pur di tenersi il lavoro…”che si sa, di questi tempi….meglio non rischiare!”
Forse ti sembrerà strano, ma esiste un modo per poter esprimere i propri bisogni definire in modo chiaro i propri confini senza rinunciare ai propri valori, alla propria umanità, e rimanendo al contempo super professionali.
Se vuoi scoprire anche tu come fare, continua a leggere!
Per comunicare i tuoi bisogni devi imparare a mettere dei confini
Prima di parlare del miglior modo per comunicare i tuoi bisogni rimanendo professionale, voglio ricordarti che quando parlo di “stabilire confini”, mi riferisco ai confini del tuo spazio vitale in tutte le relazioni, comprese quelle lavorative.
Questo spazio vitale non è solo un concetto astratto: al suo interno ci rientrano l’idea che hai di te, della tua disponibilità, di quali comportamenti sei disposta o meno a tollerare nei tuoi confronti, della gestione del tuo tempo e delle tue relazioni con i tuoi colleghi, capi, collaboratori.
Quando entri in relazione, non puoi fare a meno di comunicare…
Non importa che ruolo ricopri o quanti ne hai cambiati nel tempo: se è un po’ che lavori, sai bene che i contesti lavorativi sono fatti di persone, ognuna guidata da diversi bisogni, aspettative, sogni, valori e ideali.
Sai anche che dove c’è relazione, c’è comunicazione, e che non possiamo fare a meno di comunicare per relazionarci gli uni con gli altri.
Quello che cambia da persona a persona sono i modi di comunicare: ognuno ha il suo. per questo conoscere il tuo a menadito è fondamentale per poi costruire la relazione con l’altro.
In questo modo potrai rafforzare quello che già funziona e modificare quello che invece non ti porta grande vantaggio, quando si tratta di proteggere il tuo spazio a lavoro e veder riconosciuta la tua professionalità.
Cosa puoi ottenere se comunichi i tuoi bisogni a lavoro
Vediamo adesso quali sono i vantaggi pratici di occuparti di comunicare chiaramente i tuoi bisogni a lavoro
Uno. Ti proteggono dal burn-out chiarendo ai tuoi interlocutori quali sono le tue responsabilità e le tue priorità.
Due. In secondo luogo ti aiutano a mantenere un carico di lavoro ragionevole, aumentando la tua concentrazione e la tua produttività.
Tre. Terzo, ti aiutano a preservare la tua energia fisica ed emotiva, riducendo il rischio stress lavoro-correlato.
Quattro. Infine, ti aiutano a creare relazioni chiare e supportive con i tuoi colleghi e ti permettono di dare gli altri un esempio positivo di equilibrio tra lavoro e vita privata.
Ci guadagni in sicurezza!
Può succedere, quando non è chiaro il tuo ruolo o quali sono le tempistiche di cui hai bisogno, che gli altri invadano il tuo campo, anche involontariamente, incidendo però sul tuo benessere e la tua serenità.
Dire in modo chiaro ciò di cui hai bisogno, esprimerti senza reprimerti e metterti alla prova nello stabilire confini chiari ti sarà utile sia nella relazione con te stessa, in termini di autostima, resilienza e soddisfazione personale e che nella relazione con gli altri, per costruire un ambiente di lavoro piacevole, professionale e di valore.
Quali difficoltà puoi incontrare nel comunicare i tuoi bisogni a lavoro….e come risolverle
Ora che abbiamo visto i vantaggi di comunicare i tuoi bisogni e stabilire confini chiari a lavoro, voglio parlare con te dei possibili inciampi che potresti trovare lungo la strada e di cosa avrai bisogno in questo processo di cambiamento.
1. Avrai bisogno di fare pratica
All’inizio ti sembrerà di parlare una lingua straniera, come se stessi facendo qualcosa di meccanico e molto difficile.
Ricordati com’era quando hai imparato ad andare in bicicletta, e non scoraggiarti se qualche volta avrai l’impressione di “cadere” nelle solite dinamiche relazionali.
L’importante è montare di nuovo in sella e continuare a provare, per trovare un modo che sia aderente a te e ai tuoi valori.
2. Gli altri (e anche tu!) sono abituati a sentirti dire sempre di sì e storceranno il naso
Se sei abituata a togliere le castagne dal fuoco a tutti e risolvere sempre i problemi, dire di no quando senti che è troppo potrebbe lasciare gli altri a bocca aperta.
Potrebbero anche farti notare che “prima era meglio”, e non c’è dubbio che per loro fosse proprio cosi: quello che hai fatto fino ad ora è stato per loro sia comodo che rassicurante.
Quando noteranno che non sei più “a completa disposizione” forse protesteranno: tu ricorda per-chè (e soprattutto per chi!) lo stai facendo…tu, il tuo benessere, la tua felicità.
3. Avrai bisogno di avere chiaro come funzioni e cosa quali sono le condizioni in cui dai il tuo meglio
Conoscerti e sapere come funzioni, quali sono i tuoi punti di forza e le tue aree di miglioramento è un passaggio fondamentale per riuscire a restare fedele a te stessa anche quando il gioco si fa duro.
Per questo, quando entri nel mio Percorso “10 Settimane Per Ripartire Da Te” ti invito a costruire il tuo “manuale d’istruzioni” attraverso la compilazione di un workbook dedicato, che fornisco prima di iniziare le sedute insieme.
In questo modo, alla fine di ogni incontro, potrai prendere nota di ciò che hai scoperto su di te e tenere traccia del tuo cambiamento e della tua evoluzione.
4. Avrai bisogno di avere una visione globale di te e dei tuoi progetti
Spesso guardiamo le cose nel breve termine e cerchiamo di spuntare le nostre to-do list il più velocemente possibile.
Altrettanto spesso accade che le richieste che riceviamo sembrano tutte prioritarie (e in questo modo niente lo è davvero) e urgenti (quando lo sono magari per gli altri, non per noi).
Se vuoi stabilire in modo chiaro i tuoi confini e non sovraccaricarti eccessivamente, dovrai iniziare a sviluppare una visione globale sui tuoi progetti interrogarti su ciò che è importante per te, mettendo questo come punto centrale del tuo focus.
5. Avrai bisogno di essere coerente e perseverare
Se continui a rispondere alle mail mentre sei in vacanza, disporre in modo chiaro i tuoi confini con il risponditore automatico che avverte che “sei fuori dall’ufficio” non servirà a molto.
Ciò che rende la comunicazione davvero efficace è la coerenza tra detto e fatto, ed è a questo secondo elemento che le persone prestano di solito più attenzione (ed è per questo motivo che da bambini impariamo seguendo l’esempio, non le parole, dei grandi).
Come suoni quando sai come comunicare i tuoi bisogni e stabilire confini
Per concludere, voglio lasciarti qualche esempio per iniziare a sperimentare com’è comunicare i tuoi bisogni e stabilire confini del tuo tempo e del tuo spazio a lavoro, restando naturale, educata e professionale.
Per ogni sezione ho scelto una canzone come riassunto, cosi te le ricordi meglio! Inoltre, per ogni punto ti sottolineo il razionale che c’è dietro, in modo tale che tu possa usare la struttura aggiungendo le tue parole.
“Dimmi dove e quando…”
“Di solito non guardo le mail di lavoro durante il weekend (qui affermi la tua intenzione per te, il tuo bisogno). Mi assicurerò di tornare da te lunedì entro le 12.00 con la mia proposta/con una risposta alle tue domande” (qui fai sapere all’altro che hai preso in carico la sua richiesta, che hai visto e ascoltato la sua esigenza e metti i confini, anche temporali, su cosa può aspettarsi da te).
“Mi fa piacere ricevere il tuo messaggio, sono impegnata su un’attività importante in questo momento. Ci incontriamo per pranzo?” (qui abbiamo la prima parte in cui dici cosa senti, poi prosegui condividendo che adesso non è un buon momento per te perché altro ha la tua attenzione, senza scusartene; concludi poi con una proposta di vedervi in un tempo comodo per te, senza importi).
“I’m not the only one” + “Let me think about it”
“Grazie per avermi pensata. In questo momento non ho altri spazi disponibili, c’è qualcun altro che può darti supporto?” Questa è una delle mie preferite, perché lasci all’altro la responsabilità di trovare una soluzione buona per sè, senza sostituirti a lui o lei e senza venire meno al rimanere presente nella relazione.
“Non posso darti una risposta adesso. Possiamo fissare un momento per sentirci/incontrarci, cosi ne parliamo dopo che ho avuto modo di rifletterci sopra?” Anche in questo caso ti occupi di te, per garantirti di avere il tempo adeguato per riflettere sulle cose (del resto…sei una professionista, non un bancomat di soluzioni)
“With a little help from my friends”
“Sarò felice di aiutarti con X, ma questo vorrà dire che dovrò rallentare su Y e spostare la scadenza in avanti di qualche giorno. C’è qualcun altro che può occuparsi di X / Y?”. Questa frase puoi usarla con i tuoi capi o superiori, soprattutto con quelli che hanno la tendenza di arrivare alla tua scrivania (digitale o reale che sia) e lasciarti pile di attività da svolgere senza preavviso. In questo modo farai vedere che hai chiaro cosa c’è sul tuo piatto e che per avere qualcosa, bisogna cedere qualcos’altro in cambio.
“Sarò fuori dall’ufficio in questi giorni. Puoi contattare TIzioCaio Sempronio (mail tiziocaio.sempronio@lavoro.com) per avere un supporto su queste questioni”. Dare al tuo interlocutore un’alternativa concreta lo aiuterà a comprendere che continuare a inviarti cento mail non è la strada giusta per ottenere ciò che cerca.
“Happy, shallala….”
“Preferisco non discutere di questioni così personali al lavoro, ho scoperto che mi rende più felice”. In questo modo il tuo interlocutore sarà informato che ha toccato un tema per te personale, che non è quello lo spazio per discuterne e avrà chiaro che non proseguendo ti sta dando un aiuto concreto per la tua felicità.
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Cara Meraviglia, spero di averti dato spunti utili e concreti per alleggerire il tuo cuore quando sei a lavoro.
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Elena Formica
PSICOTERAPEUTA DELLA GESTALT
Sentire, Pensare e Agire sono i tre pilastri della mia vita, professionale e personale.
Non offro risposte pre-confezionate, sono una ninja delle domande. Ti accompagno a mettere in pratica quello che gli altri ti spiegano in teoria. Dal 2015 ho aiutato più di 100 persone a liberarsi dal peso dell’ansia e a tornare padrone della propria vita con il mio Percorso di psicoterapia “10 Settimane Per Ripartire Da Te”.
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