buoni propositi

La lista dei buoni propositi…chi è che non l’ha fatta almeno una volta nella sua vita?

 

Ti senti pronta a fare un salto nel nuovo anno più leggera, libera finalmente da quei pesi che ti sei portata dietro per tutto l’anno procedente…apri l’agenda nuova e…tac! Eccola li, la lista dei buoni propositi per l’anno nuovo. 

Peccato che dopo solo qualche settimana non ci buttiamo nemmeno più l’occhio, fagocitati come siamo da tutti gli impegni del solito tran-tran quotidiano. E quindi, a cosa sono serviti tutti quei minuti spesi a immaginare come cambiare vita? Quelli passati a visualizzare come finalmente dire basta e realizzare quello che abbiamo tenuto stipato in fondo al cassetto dei desideri, in fondo al nostro cuore?

Ti sei mai chiesta perché ogni anno è la stessa storia? In questo articolo ti racconto come mai succede di cascare nella trappola dei buoni propositi, quali sono i meccanismi che guidano questo comportamento e come fare per smettere di auto-sabotarti e iniziare intanto a…lasciare i tuoi desideri fuori dal cassetto, cosi da poterli anche realizzare!

Cosa mettiamo nelle liste dei buoni propositi?

 

Secondo alcune ricerche condotte negli scorsi annipiù di 3 italiani su 4 (78%) non mancano di iniziare l’anno nuovo con un elenco di buoni propositi: in particolare, il 41% dei rispondenti ha già la lista pronta ben prima dei fuochi di capodanno, mentre il 37% se ne occupa entro il 31 dicembre.

Per quanto riguarda i contenuti della lista dei buoni propositi, come funziona? Il desiderio più comune è quello di stare bene, soprattutto dal punto di vista fisico.

Perdere peso e  avere un’alimentazione sana e bilanciata (38%) occupano da sempre i primi posti, seguiti dal desiderio di ritagliarsi più tempo ed energia per praticare sport o fare attività fisica (37%); chiude il podio dei buoni propositi la volontà di strutturare un piano personale adeguato per prendersi maggiormente cura della propria salute (31%).

E la salute mentale?

Quasi nessuno parla di salute mentale, anche se l’elevatissimo numero di richieste per ottenere il Bonus Psicologo dovrebbe far capire quanto il bisogno sia reale.

Dopo la salute, si passa alla sfera professionale: se con la pandemia tantissime persone hanno lasciato il posto fisso, altre sembrano aver trovato un miglior equilibrio grazie all’adozione dello smartworking e di modalità di lavoro ibride.

Basti pensare che attualmente solo 1 su 5 (19%) vorrebbe trovare un maggior bilanciamento tra vita lavorativa e privata nel nuovo anno, mentre era oltre un terzo nel 2017 a sperarlo (34%).

Anche conseguire nuovi successi in ufficio non è più un obiettivo centrale nella vita delle persone: infatti, è solo il 17% che mette nero su bianco questo obiettivo, rispetto a quasi un terzo degli intervistati a dicembre 2017 (32%).

Lista dei buoni propositi: ecco perché non funziona

Nutrire questi desideri nel proprio cuore è del tutto legittimo, ci mancherebbe. Ricordo che anche io, quando mi sono trasferita da Firenze a Bari, desideravo fortemente trovare un miglior equilibrio tra la mia vita privata e quella professionale.

Quello che non funziona nel concetto delle liste dei buoni propositi è che innesca dei meccanismi tutt’altro che funzionali a realizzarli. Seguimi che ti spiego perché nei prossimi istanti.

Quando parli di “BUONI” propositi guardi il mondo in bianco e in nero.

Per esempio: Perdere 7kg, non toccare mai più una sigaretta, tenere la casa sempre in ordine, rispettare le scadenze, studiare 10h al giorno e dare tutti gli esami… diventa il BUONO.

Riesci a indovinare qual è la diretta conseguenza? Se raggiungi il buon proposito, sarai buona. Non farlo ti renderà cattiva.

E se sei stata cattiva perché non hai raggiunto il buon proposito, di cosa sarai meritevole? Di una punizione. Ora, in quanto persone adulte, non sono più i nostri genitori a metterci in punizione… ci pensa il nostro giudice interno a farlo.

Inoltre, ecco che alziamo ancora di più l’asticella con noi stessi, perché a quel punto – visto che abbiamo sbagliato – oltre a pagare con la punizione, dobbiamo anche dare prova di aver capito l’errore e “recuperare” lo sbaglio.

Ma che cosa è davvero un “buon proposito”?

Il termine “pro-posito” vuol dire “gettato avanti”. È come un progetto che facciamo con noi stessi, qualcosa che gettiamo con la nostra mente in avanti, nel futuro, che desideriamo raggiungere.

Come mai sentiamo cosi forte il bisogno di proiettarci nel futuro? Lo facciamo per un nobile scopo: cercare di tenere sotto controllo quello che potrebbe accadere. Anzi, per essere ancora più precisi, per tenere sotto controllo le variabili del contesto che potrebbero costituire un pericolo, una minaccia.

Per dirla in poche parole, cerchiamo di prevedere il futuro, per parare eventuali colpi e farci trovare pronte. Quando facciamo questo, non teniamo conto di un piccolo dettaglio, che però fa una grande differenza: non possiamo prevedere il futuro possiamo solo vivere il presente. Già questa consapevolezza potrebbe aiutarci a fermare i cavalli al galoppo che si azionano nella nostra mente, quando cerchiamo di tele-trasportarci con la nostra immaginazione a considerare tutti i pro e i contro di ogni situazione; ma non è finita qui!

Tutte le volte che tentiamo di controllare il futuro, siamo destinate al fallimento e a investire tantissime energie inutilmente.

Buoni propositi: non farti fregare!

Le liste dei buoni propositi non funzionano perché ti portano ad assumere prospettive limitanti: quella del giudizio verso te stessa e quella della ricerca del controllo a tutti i costi dell’imprevedibile.

Ora, la buona notizia è questa: è vero, non saprai mai davvero ciò che sta arrivando, ma hai tutte le carte in regola per fronteggiarlo (o almeno puoi lavorare su di te per svilupparle!). In che modo? Ecco un paio di riflessioni utili per iniziare a investire al meglio le tue energie fin dai primi giorni dell’anno!

1) Esci dalla gabbia dei buoni propositi

Ecco la prima riflessione: esci dalla gabbia dei buoni propositi. Come si fa, in pratica? Prova a mettere la tua attenzione a tutte le volte che dividi il mondo in giusto/sbagliato, buono/cattivo, bello/brutto. Sono giudizi di valore che dai a te e agli altri.

Cosa fare in alternativa? Descrivi il mondo che vedi, sia quello tuo interno (le tue emozioni, cosa senti, le tue sensazioni) sia quello intorno a te (ciò che immagini stia succedendo dentro ad un’altra persona, che espressione vedi sul suo volto, che clima ti sembra di respirare intorno a te).

Solo cosi puoi sviluppare la capacità di ascolto di quello di cui hai bisogno momento per momento per accettare l’imprevedibile, fino a diventare una persona resiliente, capace di trasformare ogni situazione a proprio vantaggio.

2) Fai attenzione a cosa (e a chi) c’è nel tuo presente

Il qui e ora è un tempo davvero prezioso. Non tanto perché lo dicono i libri, dalla filosofia alla psicologia alla scienza quantistica, ma perché nel tempo presente c’è tutto quello che ti serve per ottenere ciò che vuoi. Ci sei tu. 

Molla la lista dei buoni propositi e fatti un favore: regalati una coccola tutta per te, proprio qui, proprio adesso. Non sei al mondo per essere “buona” o mettere spunte sulle liste dei buoni propositi. Sei al mondo per essere una persona soddisfatta di sè e raggiungere i tuoi desideri. 

Se vuoi il mio aiuto, con il mio Percorso “10 Settimane per Ripartire da Te” ho già aiutato più di 100 persone a imparare a gestire il peso della propria ansia e a tornare padrone della propria vita. Per scoprire se fa per te, possiamo sentirci in una videochiamata conoscitiva gratuita di 30 minuti, a cui si accede dopo aver compilato un breve questionario che trovi cliccando qui.

3) Usa saggezza quando ti parli

Per iniziare alla grande il nuovo anno passando da scrivere i tuoi buoni propositi a realizzare i tuoi desideri, c’è un altro suggerimento che voglio lasciarti. Fai attenzione alle parole che usi quando parli con te stessa e con gli altri. Spesso cadiamo in alcune trappole linguistiche che raccontano molto del valore che ci diamo e di come intendiamo muoverci per realizzare i nostri progetti.

Per aiutarti in modo concreto ho preparato per te un ebook gratuito: “Autostima: 5 frasi da non dire più se vuoi farla crescere”. Lo puoi ricevere subito, direttamente nella tua mail: tutto quello che ti serve fare è lasciarmi i tuoi contatti qui sotto!

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Elena Formica

PSICOTERAPEUTA DELLA GESTALT

Sentire, Pensare e Agire sono i tre pilastri della mia vita, professionale e personale.

Non offro risposte pre-confezionate, sono una ninja delle domande. Ti accompagno a mettere in pratica quello che gli altri ti spiegano in teoria. Dal 2015 ho aiutato più di 100 persone a liberarsi dal peso dell’ansia e a tornare padrone della propria vita con il mio Percorso di psicoterapia “10 Settimane Per Ripartire Da Te”.

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